Si è tenuto lo scorso 19 novembre a Saragozza il primo incontro di coordinamento tra i protagonisti del progetto europeo LIFE ARIMEDA. Per ACQUAFERT Agri era presente il Dott. Andrea Guidetti.
Il 94% delle emissioni di ammoniaca in Europa proviene dall’agricoltura. Nel 2015, nonostante la diminuzione costante di altri inquinanti, il quantitativo di ammoniaca rilasciata nell’ambiente è addirittura aumentato per la prima volta dal 1990. Uno degli Stati principalmente responsabile è la Spagna.
Proprio dalla Spagna è partito il progetto LIFE ARIMEDA, finanziato dall’Unione Europea e finalizzato alla ricerca di buone pratiche e nuove tecnologie per la riduzione dell’ammoniaca in atmosfera. Uno dei tre partner italiani scelti per portare avanti lo studio è ACQUAFERT Agri.
Così, a partire dal 1° settembre 2017, in due aziende agricole italiane – e altrettante spagnole – è partito il monitoraggio dei dati relativi all’utilizzo di fertirrigazione organica proveniente da allevamenti suini e distribuita mediante pivot e manichette interrate e superficiali. Dopo i primi due anni, ad esse se ne aggiungeranno altre quattro.
Per fare il punto della situazione, lo scorso novembre a Saragozza, in Spagna, si è tenuto il primo incontro di tutti i partner coinvolti in questa sperimentazione.
In questa occasione ACQUAFERT Agri era rappresentata dal Dott. Andrea Guidetti. Insieme ad AGRIFERR, all’Associazione Regionale Allevatori Lombardia e al Prof. Giorgio Provolo e alla Dott.sa Viviana Guido dell’Università di Milano, ha condiviso i dati della parte italiana del progetto con i propri omologhi spagnoli e con CITA, il centro spagnolo di ricerca agroalimentare di Aragona, coordinatore delle attività.
Durante il meeting si è parlato di tecniche e tecnologie volte al contenimento dell’ammoniaca, ma anche degli aspetti metodologici, burocratici ed economici legati all’investigazione. La delegazione italiana ha anche fatto visita ad alcune aziende spagnole coinvolte nei test.
Il progetto LIFE ARIMEDA si pone obiettivi ambiziosi, ma realistici. Con le appropriate tecnologie, infatti, è possibile convertire i reflui degli allevamenti in fertilizzante organico da iniettare nei sistemi di irrigazione. Si ipotizza che, con un trattamento adeguato, il liquame distribuito mediante pivot possa abbattere del 50% l’emissione di ammoniaca. Se poi venisse distribuito attraverso la subirrigazione, ci sono i presupposti per arrivare ad un taglio del 90%.
Questi sistemi di fertirrigazione potrebbero giovare, più in generale, anche alla quantità di particolato emessa: si pensa ad una riduzione del 34%.
A ciò si aggiungerebbero tutti i benefici derivanti da una precisa distribuzione di fertilizzante organico connessa alle caratteristiche tecniche proprie di questi sistemi di irrigazione.
Se le ipotesi del progetto fossero confermate, per l’Europa potrebbero aprirsi nuove soluzioni per il contenimento di una parte degli inquinanti agricoli.
Dato l’interesse che ACQUAFERT Agri ha da sempre per l’innovazione e le buone pratiche agricole, si è detta fin da subito felice e orgogliosa di aderire a LIFE ARIMEDA.
Ora non resta che attendere i risultati delle prime rilevazioni.
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