Lo scorso 23 settembre ACQUAFERT Agri in collaborazione con DEKALB – Monsanto e Netafim Italia, ha organizzato la giornata in campo dal titolo Tecnologie innovative per una gestione irrigua efficiente. Il numeroso pubblico ha potuto approfondire le più recenti tecnologie collegate all’irrigazione agricola e vedere personalmente le ottime rese di mais prodotte sui 120 ettari degli impianti irrigui mostrati.
Andrea Guidetti di ACQUAFERT Agri, dopo sopralluoghi e misurazioni, ha ideato un progetto specifico per gli appezzamenti dell’azienda.
“Il progetto era allo studio da tempo ed è stato realizzato l’anno scorso. Avevamo questo terreno da 105 ettari di forma irregolare con una stazione di pompaggio a nord est dell’azienda. Un elettrodotto tagliava il terreno, c’erano un po’ di strade e diversi ostacoli che impedivano l’irrigazione. Avevamo a disposizione una pompa da 100 kw/h al secondo con una portata di 300 l/sec. Con quest’acqua e questa potenza si riusciva a malapena a coprire il fabbisogno idrico del terreno.”
“Abbiamo pensato per prima cosa di inserire dei pivot”, continua Guidetti. “In questo modo siamo riusciti a bagnare l’85% della superficie irrigua con 3 macchine di irrigazione. È stata costruita una condotta di circa 1,5 km che raggiunge la torre centrale dei pivot. Il sistema a torri semoventi, tuttavia, lasciavano circa il 15 % del suolo senz’acqua. A questo punto abbiamo pensato alla subirrigazione.”
“È una tecnica irrigua che permette d’incrementare le rese, la qualità e l’uniformità. L’acqua utilizzata è commisurata ai fabbisogni idrici della coltura ed è localizzata all’apparato radicale”, ha spiegato Alberto Puggioni di Netafim Italia. “È possibile gestire sistemi di irrigazione misti, l’energia in gioco è molto bassa e si sfruttano flussi medi di acqua. La subirrigazione ormai è stata utilizzata su quasi tutti i terreni.”
I vantaggi collegati ad impianti idrici con ali gocciolanti interrate sono diversi:
- Il suolo rimane asciutto e non si stimola la crescita della flora dormiente. Questo porta ad un minor utilizzo di disinfestanti.
- Non si bagna il colletto della pianta.
- Il terreno è sempre ricettivo anche in caso di pioggia. Non c’è mai saturazione idrica.
- Con l’aggiunta di fertirrigazione si gestisce il rilascio dei nutrienti in maniera molto mirata.
- Si riducono i diserbi e l’emissione di CO2.
Secondo Andrea Guidetti e ACQUAFERT Agri “La subirrigazione sarà la tecnica del futuro perché riesce a irrigare perfettamente anche aree molto marginali e irregolari. Nell’Azienda La Pianura tutti i 24,5 ettari non bagnati dai pivot sono stati dotati di un impianto di subirrigazione con una portata media di 380 mc all’ettaro analoga a quella dei pivot.”
Per la realizzazione del nuovo sistema irriguo è stata sfruttata una pompa sommersa, in parte sostituita, un pozzo e la condotta principale. Tuttavia erano necessarie altre prestazioni. Si è passati da una portata di 300 l/sec. a 120 l/sec con gli stessi KW/h, ma coprendo il 100% dell’appezzamento.
“La presenza di ali gocciolanti interrate necessita di un gruppo di filtrazione di qualità elevata per fermare i residui solidi nell’acqua. All’interno di un pozzo preesistente, abbiamo ricavato un gruppo di filtraggio e di controllo”, spiega Guidetti.
La particolarità dell’impianto di irrigazione agricola dell’Azienda La Pianura risiede infatti anche nel sistema di controllo, affidato alla soluzione AQUATEK® di DEKALB.
“AQUATEK® è un software che permette di gestire la coltura a livello irriguo. Grazie allo studio delle immagini satellitari, delle condizioni climatiche, dello stato vegetativo e dello stadio della coltura otteniamo un’indicazione precisa su quando, come e quanto irrigare.
Michele Miglioranza di DEKALB ha mostrato diverse fotografie satellitari ed i relativi grafici che dall’inizio della stagione hanno aiutato l’Azienda Pianura nella gestione del fabbisogno idrico di ciascuna parcella di terreno.
“Nel corso dell’anno abbiamo scelto di personalizzare l’irrigazione dei singoli settori con pivot e in subirrigazione per aumentare il risparmio idrico, energetico e di manodopera. Abbiamo bagnato solo dove serviva, monitorando il lavoro delle macchine tramite pc e smartphone. Il sistema è dotato di 14 programmi di irrigazione tra cui scegliere a seconda delle zone, della stagione e del fabbisogno.”
“Gli investimenti che si devono fare per cambiare i metodi tradizionali di irrigazione sono davvero importanti e fino ad oggi sostenuti solo da privati”, ha concluso il Dott. Carrara. “Stiamo dialogando con il Consorzio di Bonifica per poter condividere, oltre ai costi, anche questo sistema di irrigazione. Trasformeremmo l’irrigazione di soccorso in irrigazione di mantenimento. Il segreto è dare pochissima acqua costantemente, 6-8 mm al giorno, senza nessuna turnazione”.
Carrara ha sottolineato come questo nuovo modo di irrigare si sposi perfettamente con la tecnica di agricoltura conservativa, dove i residui colturali vengono lasciati in superficie e contribuiscono a diminuire l’evaporazione e a rendere più fertile il terreno a lungo termine.
La visita in campo ha mostrato a tutti gli ospiti i risultati di una stagione di irrigazione sul mais.
“Questi sistemi stanno avendo un buon successo non soltanto in Italia, ma anche e soprattutto all’estero”, ha constatato Adelelmo Sanguanini, direttore di ACQUAFERT Agri, ed ha ribadito che “L’investimento nell’innovazione è sicuramente una carta vincente per una nuova agricoltura”.